I TESSUTI
La storia di Laigueglia, dei suoi pescatori e patroni può anche essere letta attraverso la cura che la comunità intera ha manifestato verso la Parrocchiale – segno identitario per l’intero borgo –, e raccontata seguendo la traccia degli arredi tessili che fanno parte del suo patrimonio, sopravvissuti alle requisizioni dei secoli scorsi e ai danni del tempo.
Paramenti liturgici, particolare. Foto Giovanni Hänninen
Un’affascinante composizione di paramenti liturgici, parte del ricco patrimonio tessile della Parrocchia. Foto Giovanni Hänninen
Negli armadi della sacrestia sono conservati tessuti di qualità davvero eccellente, testimoni di moda, di viaggi, di abitudini di vita per un arco temporale molto ampio. I rapporti con la Sicilia tenuti dai patroni laiguegliesi per la pesca del corallo e per consueti traffici commerciali sono attestati da preziosi paramenti in seta ricamati con filati d’argento, provenienti dalle manifatture dell’isola e portati in patria dai mercanti al ritorno dai loro viaggi. Si ritrovano tessuti ornati da motivi di gusto esotico, o da decori chinoiserie di inizio Settecento; oppure, ancora, raffinati lampassi, utilizzati spesso per gli abiti da sposa – ricordiamo che l’uso del bianco è ottocentesco – delle giovani benestanti, poi donati alla parrocchia per ricavarne paramenti. La collezione comprende indumenti liturgici e ricami provenienti dalla Francia – centro propulsore della moda nel XVIII secolo – e da Genova, e si è conservata nei secoli mantenendo anche testimonianze rare e documentando un periodo molto ampio, dal Cinquecento al Novecento. Manufatti che compongono un tesoro ricchissimo testimoniando, ancora una volta, l’attenzione costante della comunità di Laigueglia per la sua chiesa.
Paramenti liturgici, particolare. Foto Giovanni Hänninen