Cappella dell'Immacolata Concezione
All’estremità orientale del borgo, poco sopra i binari della ferrovia, spicca la Cappella dell’Immacolata Concezione, fondata nel 1661 da Giulio Cesare Preve e conosciuta come la chiesa dei marinai e dei pescatori, soliti a rivolgersi con preghiere e ringraziamenti all’immagine della Vergine dipinta sul lato a mare.
Via Concezione
La cappella ha una struttura architettonica semplice e un piccolo campanile a vela; in origine l’aula liturgica era rialzata rispetto al piano della strada per la presenza, al di sotto, del magazzino di un bottaio, di cui è tuttora rimasta una botte di grandi dimensioni, non più estratta.
All’estremità orientale del borgo, poco sopra i binari della ferrovia, spicca la Cappella dell’Immacolata Concezione, fondata nel 1661 da Giulio Cesare Preve e conosciuta come la chiesa dei marinai e dei pescatori, soliti a rivolgersi con preghiere e ringraziamenti all’immagine della Vergine dipinta sul lato a mare. La cappella ha una struttura architettonica semplice e un piccolo campanile a vela; in origine l’aula liturgica era rialzata rispetto al piano della strada per la presenza, al di sotto, del magazzino di un bottaio, di cui è tuttora rimasta una botte di grandi dimensioni, non più estratta.
All’estremità orientale del borgo, poco sopra i binari della ferrovia, spicca la Cappella dell’Immacolata Concezione, fondata nel 1661 da Giulio Cesare Preve e conosciuta come la chiesa dei marinai e dei pescatori, soliti a rivolgersi con preghiere e ringraziamenti all’immagine della Vergine dipinta sul lato a mare. La cappella ha una struttura architettonica semplice e un piccolo campanile a vela; in origine l’aula liturgica era rialzata rispetto al piano della strada per la presenza, al di sotto, del magazzino di un bottaio, di cui è tuttora rimasta una botte di grandi dimensioni, non più estratta.
Nel 1767 fu aggiunto il porticato e quindi aperta la strada antistante. All’interno del porticato è stato inserito un mosaico di fattura moderna che mostra l'immagine di Laigueglia nel XVI secolo mentre, proprio sopra l’antico portone di ingresso alla cappella, è affrescato un ex voto che mostra un veliero in balia del mare in tempesta, con riferimento al salvataggio del veliero Savina e dei marinai laiguegliesi avvenuto nel 1887 nell’Atlantico, grazie all’aiuto dell’Immacolata e al soccorso della Stella Maris, una nave inglese che percorreva la stessa rotta.
Gli ex voto della marineria laiguegliese conservati nella Cappella dell’Immacolata Concezione. Foto Giovanni Hänninen
L’interno, con diversi rifacimenti, mostra ancora l’altare antico con una statua della Madonna che, secondo la tradizione, fu recuperata da un pescatore e posta in una nicchia, tra due dipinti di scuola ligure del XVII secolo raffiguranti la Madonna con Bambino tra san Francesco d’Assisi e santa Lucia e il Cristo Redentore tra san Biagio e santa Lucia. Lungo le pareti sono esposti numerosi modellini di velieri in legno, dipinti, antiche fotografie di navi e ringraziamenti di salvataggi fortunosi, offerti come ex voto alla chiesa.
ex voto della marineria laiguegliese, particolare. Foto Giovanni Hänninen
Durante il periodo napoleonico, chiesa e sacrestia furono utilizzate per il ricovero delle truppe e nelle feritoie, ancora visibili sui muri, venivano piazzati i fucili e i cannoni per la difesa; durante la prima guerra mondiale vennero invece alloggiati nell’oratorio i prigionieri austriaci. La facciata è stata ridipinta di recente.