L'Edicola Mariana
Prima di intraprendere un viaggio in mare, gli abitanti dei borghi costieri si raccomandavano a Maria – la Stella Maris - e ai propri Santi protettori (Erasmo, Francesco da Paola, Antonio da Padova) chiedendo sicurezza e supporto in caso di incidenti o fortunali, sicuri che le loro vite e quelle dei propri cari erano vegliate da un potere più grande.
Vico Guardone
La vita quotidiana e i suoi riti si svolgevano con tale confidenza nella presenza divina che non deve stupire, ancora oggi, ritrovare numerose edicole dedicate alla Vergine lungo le vie, gli archivolti, gli incroci o le scale di un palazzo. La loro collocazione non era casuale: nelle notti prive di illuminazione artificiale, le fiammelle delle candele poste davanti alle immagini votive non solo rassicuravano i viandanti ma erano un orientamento nel buio notturno.
Una venerata immagine della Vergine nell’edicola in stucco di gusto neoclassico in Vico Guardone. Foto Giovanni Hänninen
Se nei centri abitati più prestigiosi le statue votive erano collocate in contenitori architettonici scenografici, nei piccoli borghi come Laigueglia le madonnine venivano accolte in sobri incavi, talvolta dipinti di azzurro e ricavati lungo gli spigoli delle case, ingentiliti dal solo ornamento di una modanatura. La decorazione a raffinati elementi rocaille e a colori vivaci era riservata alle edicole inserite nei palazzi privati, a segno del prestigio e della ricchezza della famiglia.
Particolare. Foto Giovanni Hänninen
All’interno, il decoro rocaille a stucchi fiorisce sulle pareti ritmate da lesene e s’infittisce, con un effetto imprevisto e tanto più sorprendente, sulla volta del presbiterio.
Migliore sorte ha avuto l’edicola di vico Gerolamo Guardone: realizzata a tempietto secondo il gusto neoclassico, mostra il tabernacolo incorniciato da paraste che si appoggiano su due mensole con gocciolatoi e sono concluse da capitelli di fattura lineare; la parte superiore è costituita da un emiciclo di coronamento a tutto sesto, modanato.
La nicchia interna, ornata da una delicata cornice con perle e olive racchiude una più recente statua della Madonna di Lourdes accolta da una calotta a mo’ di conchiglia, richiamo alla Vergine Stella Maris. I fiori di tessuto che si inerpicano sulle maglie della grata di ferro, forse un po’ vistosi nel sovrastare il simulacro e l’architettura antica, esprimono comunque una devozione non ancora sopita.