Metodi di misurazione dell’epoca
Per completare il quadro della situazione economica del paese bisogna comprendere quanto era pagata la manodopera e conoscere le unità di misura fra il XV e il XIX secolo.(1*)
Un calzolaio esperto guadagnava 2 Lire di Genova al giorno, un suo aiutante pratico fra 1 e 2 Lire, mentre un apprendista non era retribuito. Un fabbro ferraio esperto otteneva 2 Lire e 6 soldi, uno mediocre poco più di 1 Lira. Ad una cucitrice di vestiti si davano 14 soldi, ad una di vele 10 o 12, ad una tessitrice in canapa o cotone 16, ad una filatrice da 8 a 10. Il salario di un servitore era di 8 Lire al mese, mentre una domestica soltanto 2 ma in più le si donava annualmente una camicia e un paio di scarpe. Le tariffe mediche erano: 6 soldi per una cavata di sangue al braccio, 10 per la stessa a mano o piede; per l’applicazione di una ventosa 14 soldi. Una vista medica costava 4 soldi ma un medico e chirurgo avevano stipendio fisso di 300 Lire all’anno dal Municipio per curare i malati in ospedale.
Riguardo alle misurazioni, la misura di lunghezza era la canna, circa 12 palmi, e ogni palmo era 12 once; per i liquidi: il barile, il mezzo barile, la pinta e l’amola. Un barile d’olio equivaleva a 7 rubbi e mezzo (o a 64 pinte). Un barile di vino a 5 rubbi (o 44 amole). Per i prodotti secchi si utilizzava lo staio: mezzo staio era uguale a un motularo, 4 stai erano uguali a una mina. Il motularo serviva per misurare le castagne, mandorle e noci; le misure avevano un segno pubblico che ne garantiva la regolarità e si misurava a cantaro, a rubbio, a rottolo e a libbra. Il cantaro equivaleva a 6 rubbi o a 100 rotoli o a 150 libbre. Il rubbio si divideva in 25 libbre, ogni libbra in 11 once e ogni rottolo in 18 once.
(1*) Le notizie riguardanti l’argomento delle retribuzioni e delle unità di misura sono state apprese consultando Maglione A., 1911, Pagine 15- 16; 132-133, Vent’anni di storia del paese di Laigueglia – Memorie raccolte.