I giardini incantati del mare.
I giardini incantati del mare
I giardini incantati del mare è ideato da Ubica (Underwater bio-cartography), società di ricerca marina subacquea e monitoraggio ambientale in collaborazione con il Comune di Laigueglia e con Reef Check Italia, ed è sostenuto con i fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.
Di cosa si occuperà il progetto
Il progetto prevede un piccolo intervento di riforestazione di 100m2 di prateria di Posidonia oceanica, che sarà effettuato con la particolare tecnica dei “materassi” (o “gabbioni”) che verranno appoggiati sul fondale, senza essere sovrapposti. Sarà così possibile confrontare questa tecnica con quella utilizzata dal progetto BRAIN e valutarne l’efficacia sia in termini di resistenza della struttura alla Posidonia, sia in termini di creazione di habitat e di implementazione della biodiversità associata.
Parallelamente al progetto, si svolgerà sul territorio una campagna di educazione e di sensibilizzazione con lezioni nelle scuole, riunioni, incontri ed eventi divulgativi nelle piazze. collocati sul fondale senza che siano sovrapposti.
Parallelamente al progetto, si svolgerà sul territorio una campagna di educazione e di sensibilizzazione con lezioni nelle scuole, riunioni, incontri ed eventi divulgativi nelle piazze. collocati sul fondale senza che siano sovrapposti.
Dove sarà trapiantata la Posidonia
L’area di trapianto si trova a levante dell’abitato di Laigueglia ed è caratterizzata dalla presenza di canali sabbiosi non perpendicolari a costa, quindi è meno esposta alle correnti e ai fenomeni di idrodinamismo. Ha inoltre un facile accesso e basse profondità che permetteranno di operare in totale sicurezza e in tempi rapidi evitando, allo stesso tempo, che possibili mareggiate danneggino le strutture. A questa profondità, il trapianto sarà visibile dalla superficie e potrà diventare un punto di attrazione turistica per subacquei e snorkelisti.

Un nido
La Cymodocea nodosa
I giardini incantati del mare tocca anche un’altra area della Liguria di Ponente. A Camporosso, infatti, il progetto sta mappando la presenza di Cymodocea nodosa, mettendo così in evidenza la presenza di questa fanerogama mai descritta prima nella zona. L’azione, che va a intrecciarsi al lavoro sulla Posidonia, prevede anche in questo caso una campagna di educazione e sensibilizzazione.
Il progetto coopera con BRAIN per mettere a confronto due metodologie di trapianto, ottimizzando le risorse ma soprattutto permettendo al team di scienziati di poter ricavare utili dati a bilancio delle operazioni subacquee. La cooperazione tra i due progetti punta anche a massimizzare la diffusione di una nuova consapevolezza sul mare tra cittadini e turisti.
Il progetto coopera con BRAIN per mettere a confronto due metodologie di trapianto, ottimizzando le risorse ma soprattutto permettendo al team di scienziati di poter ricavare utili dati a bilancio delle operazioni subacquee. La cooperazione tra i due progetti punta anche a massimizzare la diffusione di una nuova consapevolezza sul mare tra cittadini e turisti.

Un nido
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I Partner del Progetto
